I gatti sono schizzinosi quando si tratta di mangiare: ecco perché

Chiunque possieda un gatto avrà notato che i mici sono molto selettivi in materia di alimentazione: questi animali, infatti, sono carnivori, ma hanno nel proprio corredo genetico dei tratti che li proteggono rispetto alle sostanze velenose e amare che si trovano nelle piante. Si tratta a tutti gli effetti di un meccanismo difensivo che è molto meno significativo nei cani. Ne parliamo con Casapet.

Casapet

Casapet è una realtà specializzata nello sviluppo e nella produzione di alimenti caratterizzati dai più alti standard di qualità destinati agli animali da compagnia. I prodotti vengono realizzati con formulazioni esclusive e sulla base di lavorazioni artigianali: sono cruelty free e totalmente italiani. Innovazione ed esperienza sono i tratti distintivi della filosofia aziendale, che si basa sulla tutela dell’ambiente e degli animali, ma soprattutto sul rispetto delle loro particolari necessità nutrizionali.

Casapet propone gli alimenti a marchio Lilly, che vengono ottenuti da ingredienti selezionati e naturali. Anche per questo motivo vengono lavorati unicamente piccoli lotti di produzione, così che possa essere preservato il valore nutrizionale di tutti gli ingredienti.

Le abitudini alimentari dei gatti

D’altro canto, è utile sapere che il senso del gusto nel mondo animale ha un valore molto importante. Esso può essere considerato una sorta di cancello per effetto del quale viene bloccata la strada a sostanze potenzialmente pericolose, ma al contempo stimola l’assunzione di nutrienti.

L’amaro, in sostanza, corrisponde a un meccanismo di difesa, che segnala la probabile presenza di tossine in un frutto che non è ancora maturo o in una pianta a cui non ci si dovrebbe avvicinare. Il dolce, al contrario, mette in evidenza la presenza di zuccheri, che – come noto – equivalgono a una fonte di energia. I gatti domestici, anche se sono carnivori, condividono con alcuni animali erbivori il possesso di geni specifici che hanno a che fare con la percezione del gusto amaro.

I raffinati gusti dei gatti

Ora è facile capire perché i gusti dei gatti sono in apparenza più raffinati rispetto a quelli dei cani, che si adattano a tutto. I felini hanno geni che garantiscono loro la capacità di comprendere se hanno a che fare con un alimento che potrebbe essere venefico e che, di conseguenza, dovrebbe essere evitato.

A parte le circostanze in cui consumano erba solo per scopo digestivo, è raro che i gatti mangino le piante. Tuttavia vari studi di laboratorio hanno permesso di capire che i gatti rispondono ai componenti amari che si trovano nei composti velenosi da cui vengono attivi anche i recettori umani.

I geni dei gatti

Ci si sarebbe potuti attendere che i geni che codificano per i recettori del gusto amaro nel DNA dei gatti fossero spariti nel corso dell’evoluzione, proprio a causa dello scarso consumo di piante da parte di questi animali.

Invece non è così: nel DNA dei gatti, ma anche dei furetti, degli orsi polari, dei cani e di altri mammiferi carnivori, ci sono molti geni per il sapore amaro. I genetisti del Monell Chemical Senses Center di Philadelphia, in particolare, hanno identificato 12 geni di diverso tipo che corrispondono a tale funzione nel genoma felino.

Meccanismi di allerta

Ecco perché i mici vantano meccanismi di allerta tanto sensibili. Sono sensibili, per esempio, al denatonio benzoato, che è un ingrediente che viene messo nei cosmetici e nei detersivi per fare in modo che i bambini non li ingeriscano. Tuttavia, per i ricercatori non è ancora chiaro come mai i cani siano molto meno selettivi rispetto ai gatti, in fatto di cibo, anche se presentano lo stesso numero di recettori protettivi nel corredo genetico.