Secondo una recente stima, in Italia ci sarebbero circa 7,5 milioni di gatti. Una stima, oltretutto, rivista al ribasso, dato che, a differenza di quanto avviene per i cani, non esiste l’obbligo di registrare anagraficamente il proprio felino: di questi 7,5 milioni, ne sarebbero registrati solo il 50%.
Numeri, al di là di tutto, che fanno comprendere quanto sia grande l’amore degli italiani verso i gatti, che allietano e rendono più dolci, serene e gioiose le nostre giornate. La cura del gatto, come ben sanno i proprietari di questo felino, è certosina, nulla deve essere lasciato al caso, anche nei casi in cui il problema può risultare fortunatamente di lieve entità.
Come comprendere se si tratta di diarrea acuta o cronica
È il caso, ad esempio, della diarrea, sintomo che il nostro amico felino non gode di buona salute. In queste circostanze, la domanda inevitabile che tutti si pongono è: cosa dare al gatto quando ha la diarrea? Il primo inevitabile passo da compiere è rivolgersi al proprio medico veterinario, a maggior ragione se la diarrea si manifesta in forma acuta e crea malessere nel gatto, limitandone la sua quotidianità.
In base alla toilette quotidiana del gatto, ed eventuali cambiamenti della stessa, ci si può accorgere dell’insorgere di questa problematica, legata spesso all’alimentazione. Tra le principali cause della diarrea nel gatto, infatti, spiccano i pasti scadenti, nutrizione squilibrata o eccessiva, un drastico mutamento del proprio regime alimentare o l’insorgere di intolleranze ed allergie che non si erano sino a quel momento palesate.
Siamo in presenza di diarrea quando le feci sono molli o liquide, talvolta accompagnate da muco o sangue. Quando si manifesta significa che il metabolismo sta espellendo rapidamente la presenza di sostanze tossiche, infettive o dannose presenti all’interno dell’organismo: si tratta di diarrea acuta se dura un paio di settimane, cronica, invece, se è superiore ai 15 gg.
La diarrea del gatto, ovviamente, è diversa in base all’età anagrafica del nostro felino. I gattini, infatti, sono esposti maggiormente a questa problematica, talvolta con complicazioni piuttosto serie: ai primi sintomi di diarrea, è fondamentale contattare il proprio medico veterinario e concordare, con egli, quale sia la soluzione migliore per il benessere del giovane gatto.
Come la diarrea del gatto può essere nociva
I gatti adulti sono più soggetti a diarree legate a malattie extraintestinali, mentre nei gatti più anziani può palesarsi anche come una defecazione impropria: il gatto, in quest’ultimo caso, defeca al di fuori della lettiera a causa dell’urgenza e di non poterla “contenere” fino al raggiungimento della stessa.
Come abbiamo sin qui scritto, in tutti i casi è di fondamentale importanza rivolgersi al veterinario ed affidarsi ai consigli di un professionista. Nella maggior parte dei casi, il problema, fortunatamente, si esaurisce nell’arco di 12-24 ore, grazie ad un regime alimentare adeguato supportato da mangimi utili a risolvere il problema nel più rapido tempo possibile.
Il veterinario, tuttavia, potrebbe ordinare un approfondimento di “indagine”, per valutare dettagliatamente quale sia il quadro clinico del felino, prescrivendo esami ematici, fecali o altri ancora maggiormente dettagliati, finalizzati ad un’analisi puntuale e certosina dello stato di salute del gatto.
Il benessere felino, oltretutto, passa anche da una corretta manutenzione della lettiera e dal correlato corretto smaltimento delle feci, aspetto, quest’ultimo, importante anche per la salute del proprietario del gatto. Le feci del felino, specialmente in caso di diarrea, potrebbero contenere vermi intestinali o protozoi in grado di poter creare problemi all’essere umano, specie i soggetti di salute più cagionevoli. Igienizzare la lettiera tutti i giorni, oltre ad un lavaggio frequente, costante ed approfondito delle mani, rappresentano un valido aiuto.