Il Gatto Bombay presenta tutte le caratteristiche dei gatti da compagnia poiché non soffre particolarmente nel vivere in un appartamento.
E’ intelligente e di indole affettuosa e si affeziona facilmente agli esseri umani, è pigro e socievole e detesta particolarmente i rumori forti. Le fusa sono molto frequenti, al contrario del miagolio, che emette raramente e con voce stridula.
Il Gatto Bombay tende a legarsi affettivamente alla sua famiglia ed a cercare attenzioni; per questi motivi è una razza particolarmente indicata per i bambini.
Detesta rimanere da solo e solitamente non ama la compagnia di altri gatti: tollera maggiormente la presenza di un cane che quella di un suo simile.
La razza deve il suo nome alla città di Bombay, in India, e alla spiccata somiglianza con il leopardo nero presente nella zona.
Viene infatti amichevolmente soprannominato “pantera da salotto”.
Il paese d’origine di questa razza, a dispetto del nome, sono gli Stati Uniti, in cui a partire dal 1958 un’allevatrice del Kentucky, Nikki Horner, sottopose a incroci esemplari di Burmese Zibellino e di Americano a pelo corto dal manto nero e dagli occhi color rame, con l’intenzione di produrre una sorta di “pantera in miniatura”.
In un’intervista sul Cat Fanciers Almanac del 1991, l’allevatrice raccontò la sua frustrazione nel trovare un mercato inizialmente riluttante nei confronti della sua nuova razza ibrida. Ciò nonostante, grazie al suo programma d’allevamento messo in atto tra il 1966 e il 1972, Nikki Horner riuscì a far crescere 106 esemplari della nuova razza, quelli che non riuscì a vendere vennero regalati ad amici e conoscenti come animali da compagnia. Nel 1970 venne premiata: nella conferenza annuale di quell’anno, svoltasi presso le Cascate del Niagara, Jean Rose propose il riconoscimento ufficiale della razza, che venne approvato all’unanimità.
L’idea di questa razza è nata da una selezionatrice di nome Louisville che voleva avere una piccola pantera nera nel salotto di casa. Dopo vari tentativi riuscì ad ottenere questa razza.
Come la pantera nera, il Bombay, è elegante, si muove con passo felpato e con l’ondeggiare tipico dei grossi felini.
Il suo corpo è di medie dimensioni e muscoloso, estremamente pesante rispetto all’apparenza. Ha un aspetto singolarissimo, il pelo è corto e aderente al corpo, incredibilmente nero e lucente. E’ privo di sottopelo.
La testa di medie proporzioni è rotonda e priva di spigoli; le guance sono piene, le mascelle robuste, mentre il naso è corto e convesso. Gli occhi sono grandi, rotondi e ben distanziati, il loro colore oro o rame, è definitivo dopo 6 mesi di vita e dev’essere il più profondo e brillante possibile. Le orecchie sono di media grandezza, ben distanziate, con la base larga e le punte leggermente arrotondate.
E’ un ottimo gatto di compagnia, pigro, estremamente affettuoso e socievole. Per nulla invadente, è discreto, non ama la confusione e non vuole essere manipolato troppo. Detesta rimanere da solo.
In genere non gradisce la compagnia di un altro gatto, anzi tollera di più la presenza di un cane che di un suo simile. Si addice ad una persona tranquilla, a chi dispone di molto tempo da dedicargli e a chi è solito trascorrere parecchie ore in casa.
Per mantenere lucido il mantello occorre lisciarlo con una pelle di daino inumidita o con un panno di lana.