L’American Shorthair è il gatto americano a pelo corto. Prima dell’avvento degli europei in America non esistevano i gatti.
Probabilmente i primi esemplari vennero già trasportati dai pellegrini del Mayflower, con il compito di proteggere il cibo e le case dai roditori, oppure anche solo per eliminare i topi dalle navi che facevano la spola tra l’America e l’Europa.
Questi gatti si svilupparono senza interferenze umane per frutto della sola seleziona naturale per tutto il XIX secolo rafforzando la loro struttura corporea e il manto protettivo.
La razza fu ufficialmente riconosciuta nel 1904 con la registrazione di Buster Brown.
È un gatto intelligente, affettuoso, casalingo ed amico dei bambini. Eccellente arrampicatore e saltatore, l’istinto della caccia è in lui irrefrenabile. Anche quando ha mangiato a dovere, è sempre pronto ad acchiappare topi di ogni dimensione. È perciò addirittura considerato “gatto da lavoro”.
Si affeziona senza distinzioni a tutti i membri della famiglia, purché lo trattino con rispetto e lo lodino quando porta in casa dei “regalini” acchiappati al volo.
Non disdegna la vita d’appartamento, purché gli venga ogni tanto concessa la possibilità di muoversi su un terrazzo o di scorrazzare su un tetto. Ma sarà più felice se potrà disporre di spazi più ampi. Anche se si allontana per qualche ora, il forte senso dell’orientamento e l’amore per la casa lo fanno puntualmente tornare dai padroni.