Il Gatto Thai o Siamese tradizionale è una delle razze più antiche e conosciute.
Rappresenta la morfologia tradizionale del Gatto siamese, andata scomparendo a partire dagli anni ’50 e ’60 del Novecento, dove invece venne selezionato il Siamese Classico, per arrivare all’odierno Siamese dalle linee estreme.
Il Thai proviene da 11 gatti che furono importati verso il 1870 in Gran Bretagna dall’antico Regno del Siam.
Dopo la prima Guerra Mondiale il Gatto Thai divenne uno dei gatti di razza più amati. Erano tondeggianti, il corpo più robusto e “grezzo” rispetto ai Siamesi .
Negli anni ’50, la moda e gli allevatori spinsero a selezionare soggetti molto più longilinei ed eleganti fino ad arrivare ai Siamesi estremi di oggi. Ci furono sempre però delle persone che continuarono ad amare il Siamese Tradizionale anche se non gli era più concesso calcare le passerelle delle Esposizioni Feline.
Solo verso la fine degli anni ’80 un piccolo gruppo di persone fece pressione presso un’influente associazione felina, il WCF, World Cat Federation per il riconoscimento della razza. La razza fu inizialmente denominata Crème Caramel ma il nome fu ben presto abbandonato prediligendo la denominazione Thai. Il gatto fu chiamato Thai dall’attuale Thailandia. Il nuovo nome dell’antico Regno del Siam.
Il gatto Thai è un gatto dolce e affettuoso; si lega in modo particolare ad un membro della famiglia, talvolta diventando possessivo e morboso. Molto intelligente, chiaccherone, è anche chiamato il Gatto Parlante o Cane-Gatto per la fedeltà al quale si lega al suo umano eletto.
Sono gatti davvero molto intelligenti, sanno esprimere molto bene le loro opinioni e richiedere attenzioni o far comprendere le loro necessità. Spesso impara ad essere portato al guinzaglio, ad andare in giro con il suo padrone anche in auto senza doverlo chiudere in un trasportino e a riportare oggetti e giochi come la pallina ed è molto bello/a da vedere.