L’origine del cane di San Bernardo sembra risalire ai molossi romani selezionati nel tempo per adattarsi ai climi di montagna.
Probabilmente questi cani presidiavano con i soldati i punti strategici dei valichi e delle vie di comunicazione, al tempo dei romani e poi anche successivamente.
I cani allevati al colle di San Bernardo sono documentati per la prima volta in un dipinto del 1600 del pittore Salvator Rosa.
Probabilmente i primi cani vennero donati ai monaci che abitavano il Monastero di San Bernardo da alcune famiglie nobili per la guardia e la protezione dagli assalti briganti. Ma ben presto i cani vennero usati anche per il trasporto di piccoli carichi come latte e formaggi, per l’azionamento di dispositivi a mulino…
Inoltre i monaci li usarono per tracciare piste nella neve fresca, per prevedere la caduta di valanghe e ritrovare i viaggiatori dispersi col maltempo.
Fra i cani San Bernardo il più famoso fu Barry I (1800-1814), protagonista del salvataggio di circa 40 persone. Alla sua morte, il suo corpo venne imbalsamato e conservato presso il Museo di Storia Naturale di Berna, e da allora il miglior maschio di ogni cucciolata dell’allevamento dell’ospizio prende il nome di Barry.
La razza inizialmente conosciuta come mastino delle Alpi, nel 1800 si iniziò a diffondere come chien Barry (cane Barry, dal nome del suo esponente più famoso).
La denominazione cane di San Bernardo venne usata per la prima volta nel 1862, in occasione di un’esposizione cinofila presso Birmingham, e si iniziò ad usare universalmente verso il 1880.
Essendo un cane di grandi dimensioni è molto importante l’alimentazione e l’ ambiente in cui facciamo vivere il nostro amico. Basti pensare che alla nascita un cucciolo pesa mediamente 700/800 g e cresce così velocemente da arrivare all’ età di due mesi ad un peso di circa 15 kg.
Il cane dovrebbe vivere all’aperto, su terreni naturali, è un cane rustico, ricordiamoci però in particolare durante la crescita sarebbe meglio non fargli fare dei movimenti bruschi come le scale o i salti in quanto le articolazioni sono molto delicate in questo periodo.
Il Cane di San Bernardo è un mito vivente, buono e coccolone soprattutto con i bambini da cui si lascia fare veramente di tutto e con una pazienza infinita, un vero e proprio cane “Baby sitter”.
Colore:
colore di base con pezzatura rosso bruno più o meno grande fino a colore rosso bruno esteso sopra schiena e fianchi. Marcature bianche: Petto, piedi, punta della coda, canna nasale, banda frontale e chiazza della nuca.
Peso:
da adulto può arrivare e talvolta superare i 90 kg
Taglia:
altezza minima per i maschi 70 cm e per le femmine 65 cm