Cosa fare quando troviamo un gattino abbandonato?
Scritto da G. • Venerdì, 27 dicembre 2013 • Categoria: Cure del gatto
Ma cosa bisogna fare prima di tutto?
Per prima cosa è giusto osservare attentamente tutto il corpo del micino per vedere se esistono anomalie come chiazze senza pelo, secrezioni dagli occhi, dal naso o dalle orecchie. In questi casi bisogna rivolgersi al veterinario.
Anche se questa prassi è consigliabile comunque in quanto i gatti abbandonati generalmente sono deperiti e quindi più soggetti a malattie come micosi o parassitosi.
Se il micino è proprio piccolo avrebbe ancora bisogno delle cure che solo la madre è in grado di dargli, ma possiamo tuttavia tentare di sostituirci a lei, ad esempio, per massaggiargli delicatamente il ventre in modo da stimolare la defecazione e l’eliminazione dell’urina e pulirgli la zona genitale con un batuffolo di cotone umido.

Se il micino trovato è di pochi giorni è meglio trovargli una gatta che gli faccia da balia perché è davvero molto difficile che riesca a sopravvivere.
Un gattino sano, durante le prime 2-3 settimane di vita deve solo mangiare e dormire. Se piange o è irrequieto vuol dire che non mangia abbastanza o che ha freddo. Dopo che ha mangiato, l’addome deve essere gonfio ma non sovradisteso… se riceve troppo latte può presentare diarrea.

Per dargli il latte, che deve avere una temperatura di circa 38°, si può usare un contagocce o una piccola siringa (senza l’ago), oppure un apposito biberon per gattini.
La dose giornaliera da somministrare è di 13 ml di latte nella prima settimana ogni 100 gr di peso del gattino, per poi passare a 17 ml la seconda settimana, a 20 ml nella terza e a 22 ml nella quarta. Queste quantità devono essere ripartite in quattro o cinque pasti al giorno.
Un gattino sano che cresce bene deve aumentare dai 50 gr ai 100 gr a settimana.
0 Commenti
Aggiungi Commento